Con il dgr. 3868 del 17/7/2015 sono state approvate le “Disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici ed per il relativo attestato di prestazione energetica a seguito dell’approvazione dei decreti ministeriali per l’attuazione del d.lgs. 192/2005, come modificato con l. 90/2013 e con il successivo Decreto 6480 del 30/07/2015 “Disposizioni in merito alla disciplina per l’efficienza energetica degli edifici e per il relativo attestato di prestazione energetica” con tutti i suoi sub allegati (A,B,C,D,E,F,G,H) si norma nuovi metodi di calcolo degli indicatori di prestazione energetica, riportati nell’Attestato di Prestazione Energetica a partire dal 1 Ottobre 2015, per gli edifici esistenti e dal 01 gennaio 2016 per i nuovi edifici.
Riguardante: climatizzazione invernale, climatizzazione estiva, ventilazione, produzione di acqua calda sanitaria e, nel settore non residenziale, l’illuminazione, gli impianti ascensori e le scale mobili.
Tutte le unità immobiliari (certificate singolarmente) soggette all’obbligo di certificazione energetica, devono essere certificate mediante l’utilizzo del software Cened+2.0 o di un software commerciale con Cened+2.0 Motore.
MODALITÀ DI CALCOLO DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE E DELL’UTILIZZO DELLE FONTI RINNOVABILI E REVISIONE METODO DI CALCOLO
IL NUOVO APE:
La termografia è una tecnica diagnostica non distruttiva che tramite l’utilizzo di una telecamera ad infrarossi (o termocamera),consente di visualizzare e misurare l’energia termica emessa da un oggetto. Una termocamera è uno strumento che rileva a distanza l’energia infrarossa (o termica) e la converte in un segnale elettronico, che viene in seguito elaborato al fine di produrre immagini video (termogrammi) e di analizzare e misurare le temperature di ogni punto rappresentato sul termogramma. Il calore rilevato da una termocamera può essere quantificato con estrema precisione, permettendo all’utente di monitorare la performance termica e nel contempo di identificare e valutare l’entità e la natura dei problemi termici.
La norma UNI EN 13187 (da ISO 6781:1983) definisce un metodo qualitativo che utilizza un esame termografico, per la rilevazione delle irregolarità termiche degli involucri edilizi. Ciò consente di individuare ed intervenire con interventi mirati e risolutivi, evitando spese superflue di ricerche con demolizioni più o meno estese. Attraverso un’immagine termografica possiamo osservare qualsiasi oggetto e rilevarne le differenti temperature in modo da individuare: eventuali anomalie nell’esecuzione della coibentazione, ponti termici strutturali e non, perdite idriche, inefficienze degli elementi radianti (termosifoni, pannelli radianti a pavimento, a soffitto, a parete, ecc.) , punti di condensa e potenziali punti di formazione di muffe, elementi architettonici nascosti e distacchi dell’intonaco.
LE ANALISI TERMOGRAFICHE
Infiltrazioni d’acqua.
Le indagini termografiche consentono di rilevare punti dove l’acqua può infiltrarsi, dovuto a zone non perfettamente isolate, garantendo un intervento di ripristino localizzato. Caso più comune è quello di perdite di lastrici solari, coperture impermeabilizzate con guaina a vista. Spesso bisogna ricorrere a prove di allagamento con acqua colorate, prove distruttive che spesso non conducono ad un risultato. Attraverso le indagini non distruttive eseguite si possono evidenziare ed individuare precisamente le aree con presenza di acqua ed umidità. In questo modo si riducono i costi e la durata dei lavori di ricerca e ripristino.
Individuazione delle zone di distaccamento del rivestimento dell’intonaco o rivestimento ceramico.
La termografia ci permette di individuare a distanza, senza l’ausilio di piattaforma aerea, un’intera facciata, valutando lo stato di coesione dell’intonaco o di rivestimenti. Le immagini termiche scattate, analizzate attraverso software specifico, rendono possibile quantificare le superfici interessate dai fenomeni di distacco acquisendo un dato numerico importante al fine di una preventivazione di un intervento in facciata.
Corretta posa del cappotto termico
Molti cappotti a tutt’oggi sono posati senza rispettare nelle norme tecniche di riferimento ETAG 004 che forniscono tutta una serie di indicazioni di posa relativamente alla: malta di incollaggio, rasatura, tassello rete di armatura, primer e rivestimento a spessore.
Mediante la termografia è possibile collaudare la corretta posa di un cappotto termico verificando il corretto accostamento dei pannelli, la corretta posa dei tasselli, elementi indispensabili per una buona resistenza termica dell’intera superficie isolante. Ciò avviene mediante un’indagine di tipo “passiva” sfruttando la sollecitazione termica che deriva dalla trasmissione del calore tra zona riscaldata ed esterno che attiva una diversa distribuzione di temperature superficiali dovuto ad un diverso comportamento superficiale del materiale per le caratteristiche di conduttività differente.
L’indagine termografica è fortemente consigliata in quanto è l’unico collaudo che consente di certificare la bontà dell’esecuzione dell’opera
Zone con umidità di risalita
Con la termografia e con l’ausilio di altra strumentazione in dotazione si possono individuare le risalite d’umidità e le zone critiche da un punto di vista igrometrico.
Problematiche di muffe – Risanamento delle opere
La termografia è uno strumento indispensabile per poter individuare la causa dell’insorgenza di muffe al fine di proporre gli interventi più opportuni per rendere gli ambienti indoor igienicamente sani e quindi vivibili. Inoltre lo studio propone interventi di risanamento con l’applicazione di soluzioni tecniche esecutive specifiche per la problematica oggetto di indagine.
Ponti Termici
La termografia è in grado di rilevare i ponti termici, definiti come punti di discontinuità nelle caratteristiche termiche-geometriche dell’involucro edilizio, che incidono negativamente sull’isolamento di un edificio in quanto costituiscono una via privilegiata per il passaggio del calore verso l’esterno, con un incremento dei costi per il riscaldamento dell’ambiente. Mediante l’indagine termografica è possibile verificare la bontà di esecuzione dell’opera edilizia e trarne delle considerazioni in merito al fatto che un edificio possa essere presumibilmente di una classe elevata A – B
Serramenti
Con un’ indagine termografica è possibile controllare e verificare qualitativamente la validità termica del serramento sia per le sue caratteristiche di isolamento che per la correttezza della posa.
Mediante l’impiego delle migliori tecnologie presenti sul mercato sia per quanto riguarda la strumentazione, che per quanto riguarda i software di elaborazioni dei dati siamo in gradi di espletare un check up completo dell’immobile al fine di determinare le problematiche presenti e nel contempo suggerire i possibili interventi per la risoluzione del problema.
Inoltre, mediante software di elaborazione dati agli elementi finiti è possibile verificare i dati acquisiti con l’indagini termografiche; ogni nodo verrà caratterizzato da una grandezza geometrica (spessore) e da una caratteristica termica (la conduttività del materiale) e consentirà di simulare mediante una rappresentazione con isoterme i risultati ottenuti mediante l’indagine termografica, riuscendo a comprendere la gravità o meno dei ponti termici presenti, causa di formazione di condense e muffe.
Lo studio svolge attività nell’ambito della sicurezza negli ambienti di lavoro, principalmente nei cantieri edili.
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